sabato 26 dicembre 2009

-- Brunetta e gli sms

Di S.Pace - Preside del "Pansini" (la lettera è stata inviata alle associazioni di categoria).

Brunetta, approfittando della distrazione delle festività, ha confermato che entro sei mesi le scuole dovranno comunicare in tempo reale via sms le assenze degli alunni alle famiglie.

I° Problema
Il modo di comunicare con le famiglie èuna scelta che compete alle singole scuole, non al Ministro della Funzione Pubblica. A meno di abolire l’autonomia scolastica - con il 275/99 e la 53/03 compresa - e l’art.117 della Costituzione e quant’altro, non credo che il Governo (cui il Titolo V della Costituzione dà esclusivamente il compito di fissare LEP, standard, linee guida e ordinamenti) possa sostituirsi alle Regioni (organizzazione del servizio) e ai Dirigenti Scolastici (gestione del servizio) per decidere al posto delle scuole come comunicare con le famiglie.
Qualcuno glielo potrebbe dire che anche i Ministri devono rispettare la legge?

2° Problema
Gli sms si pagano e ci vuole tempo per farli, il che significa che per un bel pò della mattinata una unità della segreteria deve stare a fare messaggini.
Ma qualcuno glielo può dire al Ministro che l'efficienza costa? Già il dlgs 150 è una riforma esplicitamente a costo-zero (comma 6, art.3) e già in legge finanziaria sono azzerati i finanziamenti per il funzionamento ordinario. Dove prendiamo soldi e personale per fare gli sms?
E poi c'è un'altro problema.

Qualcuno glielo potrebbe dire al Ministro che bisogna parlare seriamente della scuola e non per slogan o “effetti speciali” con cui stupire il pubblico (pagante)?

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