martedì 10 marzo 2009

-- Aumenti solo ai docenti di religione

Cari colleghi,
vi invio un articolo sul tema Adeguamento stipendi a quelli dei
prof di Religione.
Come potete vedere leggendo, la questione riguarderebbe tutti i precari con 2 anni di incarichi più i docenti diventati di ruolo dal2003 in poi.
Io ed il collega Ciro Esposito vorremmo provare ad aprire laquestione anche qui.
Siamo in contatto con alcuni avvocati e personalmente hoavuto una isponibilità di massima anche dalla FLC Cgil
Un saluto
Andrea


Corriere: Aumenti solo ai docenti di religione Collega di diritto fa causa:
risarcita
25-09-2008

Il caso

ROMA -- Un professore di religione guadagna più
di un professore di italiano. E anche di uno di matematica, oppure di
storia,di inglese, insomma di una delle qualsiasi materie obbligatorie nella scuola
italiana. Lo dice la legge, anzi l'interpretazione della legge che per anni
èarrivata dal ministero della Pubblica istruzione. Solo agli insegnanti di
religione, durante il precariato, è riservato un aumento dellostipendio del
2,5 per cento ogni due anni. Non un patrimonio, certo. Ma dopo otto anni,
rispetto ai loro colleghi di altre materie, guadagnano 130 euro netti al
mesein più. Stesso lavoro, stipendio diverso: una differenzaingiustificata e dal«profilo di tutta evidenza discriminatorio» secondo una sentenza
del tribunaledi Roma che potrebbe aprire la strada ad un risarcimento danni di massa. Ecreare qualche problemino alle casse pubbliche che già di loro non
sono messebenissimo.
A fare causa è stata Alessandra Rizzuto, insegnante di diritto con incarico annuale in una scuola superiore della Capitale. Il suo avvocato,Claudio Zaza, sosteneva il carattere discriminatorio proprio di quello scatto
automatico previsto solo per i professori di religione. E il giudice del lavoro
gli ha dato ragione, condannando il ministero della Pubblica istruzione a risarcire la professoressa con 2.611 euro e 36 centesimi, cifra calcolata sommando gli aumenti che avrebbe avuto insegnando religione. La condanna riguarda solo questo caso specifico ma a poter presentare un ricorso simile sono più di 200 mila: tutti i precari che hanno avuto almeno due incarichi annuali più quelli che sono passati di ruolo dal 2003 in poi, perché nelle
cause di lavoro dopo cinque anni arriva la prescrizione.
La professoressa Rizzuto non è una testa calda che un bel giorno ha deciso di fare la guerra al ministero della Pubblica istruzione. La sua è una causa pilota promossa dai Radicali, e in particolare dal deputato Maurizio Turco e dal fiscalista Carlo Pontesilli, una coppia che da tempo va alla caccia dei laquo;privilegi della Chiesa». Ed è proprio di «diritto per tutti trasformato in privilegio per pochi» che loro parlano.
L'aumento biennale del 2,5 per cento è stato introdotto con una legge del 1961 che in realtà riguardava tutti gli insegnanti
precari, a prescindere dalla materia. Ma nel corso degli anni una serie di
circolari ministeriali ha ristretto lo scatto automatico solo a quelli di
religione. All'epoca una logica ci poteva anche essere. Fino a pochi anni fa
gli insegnanti di religione erano precari a vita, non passavano mai di ruolo
e ogni anno, oltre al nulla osta del vescovo, dovevano aspettare la chiamata
del preside. Ma nel 2003, con legge ed apposito concorso, sono stati assunti a
tempo indeterminato. E si sono portati dietro gli scatti accumulati, conservando il distacco in busta paga sugli altri colleghi.
Carlo Pontesilli, il fiscalista radicale, ha calcolato che se tutti quei 200 mila insegnanti facessero causa e vincessero, lo Stato dovrebbe tirar fuori 2 miliardi e
mezzo di euro. Maurizio Turco, il deputato, se la ride: «Li invitiamo tutti
a seguire questa strada. Vorrà dire che quei soldi li metteremo sul bilancio
dei rapporti fra Stato e Chiesa».
Lorenzo Salvia

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