mercoledì 25 marzo 2009

-- Disegno di legge 1387 per l'università

Manfredi Mangano,
Responsabile Scuola e Università
Federazione dei Giovani
Socialisti


E' incredibile
cosa possa regalarci l'immaginazione umana.

A firma di 9 solerti senatori del PD; in arrivo infatti una proposta di legge che mira a modificare
fortemente tre aspetti chiave della vita universitaria: la governance degli atenei, il
loro finanziamento, l'accesso in ruolo e l'assunzione dei docenti.

Parto dall'ultimo punto, sul quale mi soffermerò molto in fretta, per
carenza di approfondimento della normativa vigente: sostanzialmente, la stabilizzazione
del personale è affidata all'iniziativa dei singoli CdA, se si insegna mentre se si è ricercatori si ottiene lo status di professore aggregato (il che *potrebbe* essere positivo, se a questo status si accompagna della vera *ciccia*, come stipendi più alti e possibilità di passaggio di
carriera), e le commissioni esaminatrici saranno "sorteggiate da una lista di eletti" (il
che lascia già più perplessi, rimango convinto che sarebbe più positivo sorteggiare
direttamente le commissioni, e integrarle con una rigorosa peer review
svolta anche da docenti stranieri). Comunque, niente né di rivoluzionario
né di eccessivamente dannoso. C'è anche una norma anti-parentopoli, di cui
a mio avviso non si sente eccessivamente il bisogno : si impedisce a parenti di
vario grado l'accesso al medesimo campo di insegnamento, come se fosse una regola
che i figli di professori che diventano anch'essi professori siano di default
capre raccomandate ...

Passiamo al punto sulla governance degli Atenei: qui si incomincia a ridere. Il dualismo tra Consiglio di Amministrazione e Senato Accademico viene pesantemente rafforzato, riducendo quest'ultimo a mero estensore di pareri sul bilancio e alla compilazione dei programmi. Tutte le
vere mansioni (in coerenza col disegno della ddl 953 Aprea, incentrata
però sulla Scuola Superiore) spettano al CdA. Assunzione docenti, bilancio,
scelte di indirizzo ...
Come si forma questo CdA ? prendiamo ad esempio quello odierno dell'Università di Udine. Ne fanno parte ben 12 rappresentanti eletti dalle varie categorie universitarie, più un numero più o meno equivalente tra amministratori locali, responsabili di enti di ricerca e dirigenti
dell'Università.
Nel nuovo modello, massimo 9 membri compreso il rettore : di questi, uno solo eletto dagli studenti, un altro è il rettore stesso, ben 7 sono nominati dal rettore medesimo (di cui al massimo 3 nella medesima università), senza alcun criterio reale tranne il non rivestire incarichi
politici. E la "dittatura del rettore", corrispettivo della dittatura del Preside di memoria morattiana rinforzata fortemente dal ddl Aprea, si concretizza.

Il peggio del peggio si tocca però nei criteri di finanziamento e incentivazione: senza sfiorare minimamente il problema della concorrenza tra atenei e della valutazione del merito, si dà la possibilità di stipulare contratti "tailor-made" su criteri decisi dalla singola università (o
meglio, dal singolo CdA, come sbagliarsi?) aggiuntivi rispetto a quelli di categoria,
per "incentivare il merito". A questo fine si istituiscono alcuni fondi di finanziamento, per un totale di circa 450 milioni di euro, ricavati da aumenti delle accise su alcol e tabacchi. Tra i criteri menzionati per accedere ai contratti personalizzati di incentivo, c'è anche la capacità
di attrarre investimenti esterni, supponiamo nel nome della libertà della ricerca
scientifica da condizionamenti privati.
Ma -e qui il ddl tocca veramente il fondo - per finanziare i servizi agli studenti si dà la
possibilità agli Atenei ... rullo di tamburi ... di aumentare le tasse, eliminando l'assurdo divieto
che le vincola al 20% massimo di entrate dell'università! Magari garantendo al contempo più borse di studio?
No, troppo semplice (anzi, negativo secondo il relatore del ddl) : il Governo della Libertà dà agli atenei la possibilità di prelevare in automatico, dagli stipendi degli studenti passati, una somma
non superiore alla retta totale, come COMPENSAZIONE DELLE COMPETENZE ACQUISITE
GRAZIE ALL'UNIVERSITA' (ma è previsto uno sconto per chi ha la media più alta,
bontà loro).
Ora, sono io ad essere strabico, o l'Università italiana era fino a pochi mesi fa apostrofata come distruttiva per la formazione personale dei ragazzi, e totalmente inadeguata a inserirli nel mondo del lavoro, da parte della Ministra Gelmini? La soluzione a questo sarebbe costringere gli
studenti a pagare l'Università due volte: la prima tramite una retta che spesso, pur essendo tendenzialmente più bassa che nel resto del mondo occidentale, resta spaventosamente regressiva in quanto o sempre uguale o basata su livelli di progressività del contributo molto ravvicinati. La seconda estorcendo ai propri studenti, nel mezzo di mutui crisi mondiali e lavori precari, una ulteriore somma, magari per continuare a finanziare gli stipendi dei docenti dell'Università di Lecce, quella, se non sbaglio, in cui si possono recuperare esami interi con test a crocette di 30 domande, con la soglia dell'accettabile fissata a ben 8 punti?
Va bene essere definiti fannulloni, guerriglieri, teppisti, conservatori, ideologizzati.
Ma almeno non prendeteci per imbecilli.

2 commenti:

Tian ha detto...

Gentile Manfredi Mangano,
le faccio i complimenti per l'analisi del testo proposto. La prego solamente di sottolineare che si tratta di senatori Pdl, e non Pd, come lei scrive all'inizio del testo. Si tratta certamente di una svista, ma comunque pericolosa perchè mi è venuto un coltpo leggendo il suo scritto. Se non mi fossi preso la briga di controllare direttamente dal sito internet del Senato sarei rimasto con la convinzione che questa genialata di disegno di legge fosse stato partorito dal Partito Democratico.
Saluti,
F.P.

Manfr ha detto...

La ringrazio molto per i complimenti e per aver diffuso il mio scritto ! :) Effettivamente si tratta di una grossa svista, forse dovuta al copia-incolla (l'originale è una mia nota su Facebook in cui la -l c'è, forse riportandola su altri siti il mio pc ha scambiato una lettera per un segno di punteggiatura, o si è perso un pezzo per strada =D ) : confermo ovviamente che i geniacci in questione sono senatori della maggioranza.

Qualora le interessasse darci una mano nel nostro lavoro come Dipartimento Scuola della FGS, anche solo dandoci le sue opinioni, mi scriva pure a manfrpds@yahoo.it , sono sempre pronto a imparare da qualcuno "del ramo", essendo comunque uno studente e non una persona che vive a tutto tondo i meccanismi della realtà dell'istruzione.

Grazie ancora,

Manfredi Mangano