martedì 22 settembre 2009

-- VIVA LA SCUOLA

Da: barbara
Oggetto: [gelmini_no] Vivalascuola. Il primo giorno di scuola.
A: gelmini_no@yahoogroups.com
Data: Domenica 20 settembre 2009, 19:58



Inoltro..... .
Ciao a tutti/tutte.
Barbara

Vivalascuola. Il primo giorno di scuola

Posted by giorgiomorale on September 14, 2009

Ecco il primo giorno di scuola a Napoli, Torino, Milano 1 e 2, Bologna, Terni, Prato, Roma, Ancona, Reggio Calabria, Messina, Palermo... Comincia l'anno del taglio di 42.000 posti di lavoro, non supportato da alcun atto normativo (vedi qui). Il nuovo anno si apre nella incertezza delle norme (vedi qui) e nella protesta (vedi qui e qui). Vivalascuola augura un buono anno scolastico.

Per conoscere la scuola del ministro Gelmini

La scuola elementare

TAGLIO DEGLI ORGANICI E "MAESTRO UNICO"
Hanno ridotto il numero dei docenti: 16 000 in meno in tutta Italia, 470 solo nella provincia di Milano. La riduzione proseguirà inesorabile nei prossimi due anni fino ad ottenere i 30.000 tagli previsti. Anche gli specialisti di inglese sono destinati a sparire: ogni maestra/o dovrà insegnare inglese dopo un corso di 200 ore...
Anche il personale ATA è stato fortemente ridotto: i tagli a livello nazionale sono stati 15.000 mentre 30.000 sono quelli previsti per i prossimi due anni.
Obiettivo primario del ministro: imporre il maestro unico per ottenere il risparmio previsto dalla legge finanziaria (8 miliardi di Euro in 3 anni; per intenderci esattamente la metà di quanto ci costeranno i 131 cacciabombardieri JSF acquistati dal nostro paese).
Ma è possibile ritornare oggi alla formula del maestro "tuttologo" di cinquant'anni fa? Le mobilitazioni di genitori e insegnanti hanno sostanzialmente bocciato il modello del maestro unico (meno del 3% di richieste in tutta Italia) e anzi è aumentata
la richiesta di Tempo Pieno.

MENO TEMPO SCUOLA, MENO SOSTEGNO E ZERO COMPRESENZE
Prosegue inesorabile anche la riduzione del tempo scuola e del sostegno ai bambini e alle bambine con disabilità. Nella maggior parte delle classi il Tempo Pieno viene privato delle ore di compresenza, che saranno destinate a coprire i tagli e le supplenze. Togliere le compresenze vuol dire impedire laboratori (ad esempio quelli di informatica, impossibili da gestire da una sola maestra con 27 bambine/i), uscite (per legge 1 adulto ogni 15 bambini) e attività di recupero! In molte scuole è ormai impossibile attuare anche i modelli orari di 30 e 33 ore (ex modulo), quelli più diffusi al di fuori delle grandi città.
Il Tempo Pieno non è una formula oraria, è un modello didattico-pedagogic o!
Se la scuola riduce l'orario settimanale dovrà per forza insegnare di meno.
Lo scorso anno i genitori hanno firmato in Lombardia oltre 28.000 domande di iscrizione "integrative" in cui hanno richiesto le 40 ore, il doppio organico e 4 ore di compresenza. Queste domande sono state consegnate al Ministero assieme alle altre 230.000 richieste analoghe raccolte in tutta Italia.

AFFOLLAMENTO
Per "risparmiare" oltre 4800 insegnanti in tre anni, dal prossimo anno si potrà arrivare a 27 alunni per classe. Sarà sempre più difficile realizzare interventi adeguati su tutti gli alunni e ampliare l'offerta formativa.

TAGLI AI BILANCI DELLE SCUOLE
Lo scorso anno le scuole non hanno ricevuto il contributo dallo Stato per pagare le spese di ordinaria gestione. Materiale di cancelleria, fotocopie, spese telefoniche, materiale di pulizia ecc. spesso sono stati finanziati dai contributi "volontari" (sic!) dei genitori. Tutte le scuole hanno bilanci drammaticamente in rosso e vantano crediti nei confronti dello Stato.
I fondi per le supplenze sono stati tagliati di oltre il 50%. I/le maestri/e assenti per malattia non verranno sostituite. Ciò compromette gravemente il normale svolgimento dell'attività didattica e lede il diritto allo studio dei bambini e delle bambine.

* * *

La scuola media inferiore

DOVE SONO LE ORE DI RECUPERO O POTENZIAMENTO? E I PROGETTI, CHE FINE FANNO?
Per effetto della riconduzione delle cattedre a 18 ore, l'aumento del numero di alunni per classe e la riduzione del tempo scuola sono state tagliate 1000 cattedre nel milanese (2.600 in Lombardia e 17.500 a livello nazionale). Gli insegnati di lettere, ad esempio, faranno solo lezioni frontali e non potranno più svolgere attività in compresenza (potenziamento, recupero e progetti). Per lo stesso motivo, non potranno più insegnare italiano agli alunni stranieri. Chi lo farà? Anche il personale ATA (non docente) è stato fortemente ridotto: i tagli a livello nazionale sono stati 15.000 mentre 30.000 sono quelli previsti per i prossimi due anni.

E I LABORATORI?
Siccome sono sparite le compresenze e sono stati ridotti gli orari, i laboratori sono a rischio. Prima infatti il laboratorio di informatica era spesso organizzato sfruttando le compresenze nelle ore di educazione tecnica. La classe era divisa in due gruppi che si alternavano nelle esercitazioni informatiche. Adesso non è più così e se la scuola non ha le risorse economiche per pagare esperti esterni, non può più garantire questo servizio.

TI PARE POSSIBILE?
Il numero degli alunni è aumentato fino a 30 per classe e non ci sono i docenti necessari a garantire le ore di sostegno di cui avrebbero diritto i ragazzi e le ragazze con disabilità. Per l'anno che inizia oggi c'è un docente di sostegno ogni quattro alunni diversamente abili.
In aule sovraffollate si insegna male ed è più difficile imparare. Bocciature e malessere non potranno che aumentare.

È ANCHE UNA QUESTIONE DI SICUREZZA!
Che succede se manca un docente?
I fondi per le supplenze sono stati tagliati di oltre il 50%, quindi è facile immaginare che in caso di assenza per malattia di un/una docente le classi saranno divise; si perderanno ore di lezione e i ragazzi e le ragazze si troveranno a condividere ambienti affollati e scomodi. Tutto ciò compromette gravemente il normale svolgimento dell'attività didattica e lede il diritto allo studio degli alunni e delle alunne.

BILANCI IN ROSSO
Non ci sono soldi per pagare le supplenze, né per il normale funzionamento della didattica. Materiale di cancelleria, fotocopie, spese telefoniche, materiale di pulizia ecc. spesso sono stati finanziati dai contributi dei genitori.
Tutte le scuole hanno bilanci drammaticamente in rosso e vantano crediti nei confronti dello Stato. Dirigenti e docenti fanno i salti mortali per assicurare la continuità dell'offerta formativa, ma quest'anno sarà quasi impossibile.

* * *

La scuola superiore

MA È SOLO L'INIZIO, BEN ALTRO POTRÀ ANCORA ACCADERE!
Nelle scuole superiori l'anno scolastico 2009/2010 comincerà con 400 insegnanti in meno a Milano, 1.000 in Lombardia e 11.000 in tutta Italia. Molti docenti precari sono stati espulsi dalla scuola, ma anche numerosi docenti di ruolo sono stati dichiarati soprannumerari. Dall'a.s. 2010/2011 per l'avvio del riordino di Licei, Tecnici e Professionali sono previsti ulteriori 15.000 tagli. Altri docenti precari non saranno riassunti e i docenti di ruolo in esubero saranno messi in mobilità e, se non ricollocati, rischieranno il licenziamento.
Anche il personale ATA è stato fortemente ridotto: i tagli a livello nazionale sono stati 15.000 mentre 30.000 sono quelli previsti per i prossimi due anni.

NUOVI CRITERI PER LA COSTITUZIONE DELLE CLASSI
Le classi saranno costituite da un minimo di 27 alunni per arrivare fino a 33. Le classi prime in cui sono presenti alunni diversamente abili dovrebbero essere costituite con un numero di studenti non superiore a 20, ma per rispettare il limite delle dotazioni organiche tale numero può essere superato.
In aule sovraffollate si insegna male ed è più difficile imparare. Bocciature e dispersione non potranno che aumentare.

RICONDUZIONE DELLE CATTEDRE A 18 ORE
Tutte le cattedre sono state ricondotte a 18 ore.
La riconduzione delle cattedre a 18 ore compromette la continuità didattica, impedisce la sostituzione di docenti assenti, nega la possibilità di attivare corsi di prima alfabetizzazione per gli studenti di madre lingua non italiana e insegnamenti alternativi alla religione cattolica.

TAGLI AI BILANCI DELLE SCUOLE
Tutte le scuole hanno bilanci drammaticamente in rosso e vantano crediti nei confronti dello Stato. Lo scorso anno le scuole non hanno ricevuto il contributo per pagare le spese di ordinaria gestione e per poter attivare i corsi di recupero necessari. I fondi per le supplenze sono stati tagliati di oltre il 50%. Tutto ciò compromette gravemente il normale svolgimento dell'attività didattica e il diritto allo studio dei ragazzi.
La privatizzazione del sistema di istruzione è avviata!

RIORDINO DELLA SCUOLA SUPERIORE
Il riordino della scuola superiore NON è legge. I Regolamenti previsti dall'art.64 della legge n. 133/08 non sono ancora stati definitivamente approvati dal Consiglio dei Ministri.
Secondo quanto previsto dagli Schemi di regolamento nell'a.s. 2010/2011 il riordino coinvolgerà non solo tutte le prime, ma anche le seconde di Licei e Tecnici. Le terze e le quarte dei Tecnici proseguiranno secondo gli attuali piani studio, ma con un orario settimanale ridotto a 32 ore. I Professionali passeranno a 34 ore (per arrivare a 32). A regime tutte le sperimentazioni spariranno e il numero di ore di laboratorio sarà significativamente ridotto. Nei Licei l'orario sarà di 27 ore al biennio e di 30 al triennio (31 al Liceo classico). Fanno eccezione i Licei artistico e coreutico - musicale che prevedono da 32 a 35 ore.
Tutte le scuole superiori dovranno costituire dipartimenti e un comitato tecnico scientifico che svolgeranno di fatto le funzioni affidate oggi al collegio dei docenti. Il comitato tecnico scientifico sarà composto in modo paritetico da docenti e da esperti del mondo del lavoro, delle professioni e della ricerca scientifica e tecnologica.
Meno tempo a scuola rende più difficile sia insegnare che imparare. Nelle scuole superiori occorre più collegialità, dipartimenti e comitato tecnico scientifico al contrario la riducono.
(da ReteScuole)

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