lunedì 8 febbraio 2010

-- Appello per una giornata di sciopero civile

--- Sab 6/2/10, da mardibering@libero.it


I tragici giorni di Rosarno sono ancora nella nostra mente e nella
nostra pancia e fatti di ordinaria xenofobia si verificano
quotidianamente. Come avrete certamente sentito molte comunità di
cittadini/e immigrate affiancate da altrettante associazioni
antirazziste stanno costruendo una giornata di sciopero civile.

Pensiamo che la scuola non possa chiamarsi fuori, soprattutto alla
luce del disastro che si sta abbattendo sulla scuola della
Costituzione che riguarda tutti. immigrati e non, e che ci accomuna
nella difesa del diritto al lavoro, dell'accesso ai saperi e della
difesa della dignità di tutti gli uomini e le donne.

Per questo vi invitiamo a diffondere questo appello nelle vostre reti
e ad aiutare i comitati primo marzo a fare informazione capillare
soprattutto verso le famiglie.
Vi invitiamo altresì a pensare, ciascuno a partire dalla propria
realtà cosa si potrebbe fare per preparare quella giornata e a
comunicarlo a info@retescuole. net in modo che possa essere condiviso
attraverso le pagine dedicate di http://www.forumscu ole.it/primomarz o .

È possibile firmare l'appello fin da ora all'indirizzo
http://www.firmiamo .it/1marzo2010

PS: Le modalita di partecipazione alla giornata saranno molte e
differenziate territorio per territorio e ce le comunicheremo in rete.
Chi potrà/vorrà si asterrà dal lavoro (il SISA da copertura sindacale
alla scuola), tutti e tutte siamo invitati a fare uno sciopero degli
acquisti; si organizzeranno presidi, manifestazioni e incontri, feste
e concerti.
A tutti/e chiediamo fin da ora di portare un nastrino giallo al bavero
come segno visibile della propria adesione.

1 MARZO 2010: SOLO IL RAZZISMO CI È STRANIERO

Come insegnanti, genitori e studenti vogliamo lanciare un appello alla
partecipazione al fianco delle nostre sorelle e dei nostri fratelli
migranti e dei loro figli e figlie alla giornata nazionale del primo
marzo contro il razzismo e le discriminazioni.
La scuola pubblica è il luogo fondante dell´accoglienza, è il luogo di
incontro tra persone, tutte diverse tra loro, e tra culture, è il
luogo dell´apprendimento e dello scambio di esperienze. È il luogo in
cui la crescita serena di ognuno è la condizione della crescita degli
altri. È il luogo fondante del nostro futuro dove si devono costruire
le condizioni per superare le disuguaglianze e gli svantaggi che sono
ostacolo alla libertà di tutte e tutti, che siano nati in Italia o in
altre terre.

Per questo rifiutiamo qualsiasi norma, qualsiasi comportamento,
qualsiasi disegno politico o ideale che divida le persone, a
cominciare dai bambini, sulla base della loro origine etnica e
respingiamo ogni atto discriminante sia stato compiuto e si voglia
compiere contro alunne ed alunni delle nostre scuole, come gli
arbitrari tetti di frequenza e sezioni subdolamente create per soli
immigrati.

Pensiamo invece che la presenza delle alunne e alunni migranti possa
essere un´occasione straordinaria di crescita, soprattutto se alle
nostre scuole saranno date tutte le risorse economiche, di tempo, e di
insegnanti necessarie per costruire, giorno per giorno, una politica
di convivenza, di scambio e di relazione viva tra le persone che
saranno il nostro domani.

L´impoverimento della scuola, al contrario, è la prima forma di
razzismo, perché trasforma le differenze in disuguaglianze e la
disuguaglianza porta alla separazione e alla discriminazione.

Per questo il primo marzo 2010 sarà per noi una giornata di sciopero
civile!
Parteciperemo e faremo da tramite per informare i genitori tutti delle
iniziative che prenderanno forma nei nostri territori
Saremo ovunque visibili e solidali insieme ai nostri concittadini e
concittadine migranti, alle loro figlie e ai loro figli.

* Per i diritti e contro le discriminazioni.
* Per il diritto di cittadinanza a chiunque è nato, studia e
lavora in Italia.
* Contro la circolare Gelmini che introduce e favorisce
discriminazioni a danno dei figli dei migranti, prefigura classi
speciali, chiusura di scuole o trasferimenti massicci di studenti
italiani e non.
* Contro la barbarie culturale in cui si cerca di trascinare
anche la scuola.

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