domenica 14 dicembre 2008

-- Slitta di un anno la riforma del 2° ciclo


di R.P.
Da fonti attendibili si è appreso che la riforma per le scuole superiori slitterà di un anno. A quanto pare hanno vinto le regioni che avevano chiesto al Ministro Gelmini di soprassedere riguardo al piano programmatico e alla attuazione dei nuovi quadri orari.
Alla fine il braccio di ferro fra Stato e Regioni si è concluso con la vittoria di queste ultime: la riforma del secondo ciclo sarà rinviata di un anno, i regolamenti si faranno ma con molta cautela, dopo aver consultato accuratamente tutte le parti in causa.
La notizia è trapelata nelle prime ore della giornata: pare che la decisione sia stata assunta proprio in prossimità del previsto incontro fra Ministro e sindacati, a seguito di una riunione politica ai massimi livelli.
Non è molto contento dell’esito della vicenda il ministro Tremonti che a questo punto incomincia ad avere seri problemi nel far quadrare i conti.
Il risparmio previsto per il 2009 (poco più di 450 milioni) dovrà derivare tutto dal riordino del I ciclo e quindi dalla introduzione del “maestro unico” e dalla riduzione oraria della secondaria di primo grado.
Qualche risparmio arriverà anche dalle operazioni di dimensionamento, ma si tratterà di pochi spiccioli al confronto delle cifre previste dalla legge 133.
La situazione, insomma, è paradossale: il movimento di protesta contro il “maestro unico” che per due mesi ha sconvolto le scuole e le piazze di molte città italiane (persino gli studenti universitari hanno bloccato le attività per sostenere il tempo pieno e per chiedere il blocco dei tagli di cattedre) ha conseguito il risultato di fermare la riforma del secondo ciclo ma non quella del primo !
La prossima settima, infatti, il Governo dovrebbe emanare lo schema definitivo di almeno due regolamenti, quello per il primo ciclo e quello per il dimensionamento delle istituzioni scolastiche.
Dopo di che ci vorranno almeno tre mesi perché si arrivi al testo finale che dovrà essere recepito da un decreto del Presidente della repubblica.
I regolamenti sul secondo ciclo saranno rinviati forse al nuovo anno: d’altronde a termini di legge basta che venga approvati entro il prossimo giugno.
Il rinvio delle iscrizioni di un mese appare dunque superfluo, ma per capire meglio la questione è bene attendere almeno il testo del regolamento del I ciclo.
Intanto le scuole che hanno articolato l’anno scolastico in trimestri sono in difficoltà perché non sanno come debbano essere applicate le nuove norme contenute nella legge 169.
Su questa materia è atteso un decreto ministeriale di cui però non c’è ancora nessuna notizia, né ufficiale né ufficiosa.
11/12/2008

Slitta al 2010 la riforma dei licei e dei tecnici

I regolamenti per i nuovi licei, già previsti dalla riforma Moratti, e per i nuovi istituti tecnici definiti dalla legge 40/2007 sono pronti, ma una serie di ragioni politiche e organizzative hanno indotto il governo, su proposta del ministro Gelmini, a rinviarne l'applicazione al 2010-2011, anziché dal prossimo anno scolastico come prevedeva specificamente una disposizione legislativa.

I regolamenti, a quanto sembra, seguiranno ugualmente la procedura consultiva per la loro definizione (con approvazione degli schemi in prima lettura da parte del Consiglio dei Ministri il prossimo 19 dicembre) ma, anche se definiti probabilmente a gennaio-febbraio, andranno in attuazione un anno dopo, consentendo alle famiglie di orientarsi meglio nelle scelte, e ai docenti e alle scuole di prepararne adeguatamente l'applicazione.

Sarà anche l'occasione per aprire un ampio dibattito su una riforma attesa da almeno quarant'anni, sperando che non vi siano altre ragioni e interessi corporativi a frenare il cambiamento.

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