giovedì 13 novembre 2008

-- Istituto Statale d’Arte di Venezia

[giovedì 9 ottobre 2008]

IL COLLEGIO DOCENTI E LA RIFORMA GELMINI

Il Collegio dei Docenti dell’Istituto Statale d’Arte di Venezia riunitosi il 26.9.2008 ha approvato all’unanimità il documento che di seguito viene integralmente riportato:

Il Collegio dei Docenti dell’Istituto Statale d’Arte di Venezia

Preso atto che:

• Il “Piano per la scuola” dei Ministri Mariastella Gelmini e Giulio Tremonti è costituito da un mosaico di iniziative le cui prime tessere sono già diventate provvedimenti legislativi: la Legge n° 133 (finanziaria estiva) e il Decreto Legge n° 137 del 1° settembre;
• Il 25/09/08 è stato ufficializzato lo schema del Piano Programmatico il cui testo è stato inviato alle Camere per il previsto parere.

Con questi provvedimenti che riguardano:

1. La scuola dell’Infanzia (materna) dove si ridurrà l’attività didattica al solo turno antimeridiano dalle 8,30 alle 12,30;
2. La scuola Primaria (elementare) dove si regredisce al maestro unico e in linea generale si ridurrà l’orario settimanale a 24 ore;
3. In tutti gli ordini di scuola dove si sta programmando un taglio di oltre 2.000 scuole nel Paese (quelle sottodimensionate con meno di 600 alunni);
4. Tutti gli ordini di scuola, dove si può arrivare all’aumento di 3 o 4 alunni per classe. La legge n° 133/2008 prevede, infatti, un aumento di 0,40 del rapporto tra docenti/alunni e per realizzare questo obiettivo bisogna che in ogni classe, il numero massimo aumenti mediamente di due alunni. Ma siccome non si possono aumentare gli alunni dove non ci sono, si realizzerà un aumento di 3-4 alunni nelle classi dei centri urbani e soprattutto nelle grandi periferie. In questo modo si svilisce la relazione educativa, il tempo reale che ogni insegnante potrà dedicare a ciascun bambino e studente, cresceranno gli insuccessi scolastici, i problemi di gestione educativa delle classi e disciplinari degli alunni e studenti;
5. Tutti gli ordini di scuola, dove senza alcuna motivazione si taglia il 17% del personale non docente: 700 Direttori amministrativi, 10.452 personale di segreteria, 3.965 assistenti tecnici per i laboratori, 29.076 collaboratori scolastici;
6. Le scuole secondarie di I° grado dove viene ridotto il Tempo Prolungato e ridotto a 29 ore settimanali (dalle 32/33 ore attuali) il tempo normale;
7. Le scuole secondarie di II grado dove viene generalmente ridotto l’orario in tutti gli indirizzi, in misura maggiore negli istituti Tecnici e Professionali in cui si passerà dalle 36/38/40 ore alle 32 settimanali. Questo significa diminuire il tempo scuola, per la cultura, i laboratori, le discipline.


Rilevato che:

• La specificità degli Istituti d’Arte non è riconosciuta e non trova menzione alcuna nello schema del suddetto Piano;
• Nel Bilancio dello Stato si sono verificati in questi anni rilevanti riduzioni agli stanziamenti per il funzionamento amministrativo e didattico delle scuole, passando dai 331milioni di Euro assegnati nel 2001, ai 60 milioni stanziati per il 2008.

Esprime le seguenti considerazioni:

• Con questi provvedimenti, che vanno ad aggiungersi alle riduzioni contenute nella Legge Finanziaria 2008, nell’arco di un triennio si prevede la riduzione di 87.341 posti del personale Docente e di 44.500 posti del personale ATA.
• Complessivamente si determina il taglio di circa 132.000 posti nella scuola italiana.
• Tutto questo non deriva da una coerente riflessione sui processi formativi/didattici/educativi della scuola, ma rappresenta il frutto delle misure inserite nel capitolo della Legge Finanziaria estiva (art. 64 Legge n° 133/2008) denominato “Contenimento della spesa per il Pubblico Impiego”, che sembrano annunciare la volontà di ridimensionare la scuola pubblica.

Il Collegio dei Docenti dell’Istituto Statale d’Arte di Venezia intende esprime preoccupazione e contrarietà ed invita:

• Il Parlamento a respingere la filosofia del Piano proposto;
• Il Ministro dell’Istruzione alla riapertura di un confronto reale con il mondo della scuola e con tutti i soggetti coinvolti.


LA MOZIONE E’ STATA APPROVATA ALL’UNANIMITA’


Preso atto che:

• Il “Piano per la scuola” dei Ministri Mariastella Gelmini e Giulio Tremonti è costituito da un mosaico di iniziative le cui prime tessere sono già diventate provvedimenti legislativi: la Legge n° 133 (finanziaria estiva) e il Decreto Legge n° 137 del 1° settembre;
• Il 25/09/08 è stato ufficializzato lo schema del Piano Programmatico il cui testo è stato inviato alle Camere per il previsto parere.

Con questi provvedimenti che riguardano:

1. La scuola dell’Infanzia (materna) dove si ridurrà l’attività didattica al solo turno antimeridiano dalle 8,30 alle 12,30;
2. La scuola Primaria (elementare) dove si regredisce al maestro unico e in linea generale si ridurrà l’orario settimanale a 24 ore;
3. In tutti gli ordini di scuola dove si sta programmando un taglio di oltre 2.000 scuole nel Paese (quelle sottodimensionate con meno di 600 alunni);
4. Tutti gli ordini di scuola, dove si può arrivare all’aumento di 3 o 4 alunni per classe. La legge n° 133/2008 prevede, infatti, un aumento di 0,40 del rapporto tra docenti/alunni e per realizzare questo obiettivo bisogna che in ogni classe, il numero massimo aumenti mediamente di due alunni. Ma siccome non si possono aumentare gli alunni dove non ci sono, si realizzerà un aumento di 3-4 alunni nelle classi dei centri urbani e soprattutto nelle grandi periferie. In questo modo si svilisce la relazione educativa, il tempo reale che ogni insegnante potrà dedicare a ciascun bambino e studente, cresceranno gli insuccessi scolastici, i problemi di gestione educativa delle classi e disciplinari degli alunni e studenti;
5. Tutti gli ordini di scuola, dove senza alcuna motivazione si taglia il 17% del personale non docente: 700 Direttori amministrativi, 10.452 personale di segreteria, 3.965 assistenti tecnici per i laboratori, 29.076 collaboratori scolastici;
6. Le scuole secondarie di I° grado dove viene ridotto il Tempo Prolungato e ridotto a 29 ore settimanali (dalle 32/33 ore attuali) il tempo normale;
7. Le scuole secondarie di II grado dove viene generalmente ridotto l’orario in tutti gli indirizzi, in misura maggiore negli istituti Tecnici e Professionali in cui si passerà dalle 36/38/40 ore alle 32 settimanali. Questo significa diminuire il tempo scuola, per la cultura, i laboratori, le discipline.


Rilevato che:

• La specificità degli Istituti d’Arte non è riconosciuta e non trova menzione alcuna nello schema del suddetto Piano;
• Nel Bilancio dello Stato si sono verificati in questi anni rilevanti riduzioni agli stanziamenti per il funzionamento amministrativo e didattico delle scuole, passando dai 331milioni di Euro assegnati nel 2001, ai 60 milioni stanziati per il 2008.

Esprime le seguenti considerazioni:

• Con questi provvedimenti, che vanno ad aggiungersi alle riduzioni contenute nella Legge Finanziaria 2008, nell’arco di un triennio si prevede la riduzione di 87.341 posti del personale Docente e di 44.500 posti del personale ATA.
• Complessivamente si determina il taglio di circa 132.000 posti nella scuola italiana.
• Tutto questo non deriva da una coerente riflessione sui processi formativi/didattici/educativi della scuola, ma rappresenta il frutto delle misure inserite nel capitolo della Legge Finanziaria estiva (art. 64 Legge n° 133/2008) denominato “Contenimento della spesa per il Pubblico Impiego”, che sembrano annunciare la volontà di ridimensionare la scuola pubblica.

Il Collegio dei Docenti dell’Istituto Statale d’Arte di Venezia intende esprime preoccupazione e contrarietà ed invita:

• Il Parlamento a respingere la filosofia del Piano proposto;
• Il Ministro dell’Istruzione alla riapertura di un confronto reale con il mondo della scuola e con tutti i soggetti coinvolti.


LA MOZIONE E’ STATA APPROVATA ALL’UNANIMITA’

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