lunedì 17 novembre 2008

-- PERCHE’ UN MOVIMENTO INSEGNANTI PRECARI?

Il movimento insegnanti precari è formato da insegnanti delle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado. Esso nasce dall’esigenza degli insegnanti precari di lottare in prima persona per i propri diritti, liberi da ingerenze di qualsiasi tipo.

Il nostro scopo è quello di organizzare un movimento ampio ed unitario del precariato della scuola, che si inserisca all'interno della generale mobilitazione della scuola e dell'università, contro i provvedimenti del Governo attuale.
Riteniamo che questa necessità sia oggi più urgente che in passato. Se i tagli alla scuola statale operati dal Governo compromettono pesantemente la qualità della didattica e le condizioni di lavoro di tutti i docenti, il peso maggiore delle riduzioni di spesa ricadrà direttamente sulla nostra pelle: una parte consistente degli insegnanti precari verrà estromessa dall’insegnamento; un’altra parte dovrà elemosinare a vita uno stipendio sempre più scarnificato dalle scuole private, uno stipendio che, già oggi, è ai limiti della sussistenza; un’altra parte ancora vedrà l’assunzione in ruolo come una prospettiva lontanissima.
La lotta contro il precariato assume un significato singolare all’interno delle rivendicazioni generali sulla scuola pubblica. Come insegnanti precari siamo consapevoli che una scuola che ridefinisce lo stato giuridico degli insegnanti in funzione del nuovo paradigma della flessibilità (vedi proposta di legge Aprea n. 953) è una scuola che fa uso massiccio di precari. La flessibilità associata alle privatizzazioni e allo smantellamento della scuola statale trasforma gli insegnanti in liberi professionisti, che dovranno svendersi alle scuole trasformate in fondazioni, rendendo il precariato una regola.
Insomma, per noi lottare contro il precariato nella scuola statale vuol dire lottare per una scuola pubblica che possa davvero realizzare il principio costituzionale del superamento di qualsiasi differenza. Lottare contro il precariato nella scuola vuol dire rifiutare qualsiasi taglio all’istruzione statale, pretendere la trasformazione dell'organico di fatto in ruolo e lo sblocco del turn over, restituendo ai precari il posto lasciato libero dagli insegnanti in pensionamento. Non vogliamo più sentirci in esubero. Il lavoro che quotidianamente svolgiamo nelle scuole, in condizioni sempre più difficili, è fondamentale alla formazione degli studenti, e solamente la logica dei tagli, che imperversa da anni nelle politiche sull'istruzione, ci impedisce di lavorare tutti nelle migliori condizioni.
Se vogliamo rafforzare davvero la lotta degli insegnanti precari all'interno della mobilitazione generale della scuola e dell'università,

dobbiamo necessariamente coordinarci ed assumerci la responsabilità delle azioni rivendicative da intraprendere insieme.

Non possiamo aspettarci da altri la difesa dei nostri diritti, se non agiamo in prima persona per difenderli.
Per questo, richiamiamo tutti i precari organizzati e non, a lavorare per costruire con noi
un'assemblea nazionale dei precari
in vista delle future mobilitazioni.

Movimento insegnanti precari
movimentoinsegnantiprecari@gmail.com

Ci sembra fondamentale essere presenti domani alla Sapienza, presso Lettere.
Purtroppo, pur avendo contattato gli studenti universitari, ci sono ancora dei problemi logistici, nella scelta del luogo preciso.
Precisiamo che alcuni di noi saranno presenti dal mattino, alle 11, e saranno riconoscibili tramite un banchetto che verrà allestito e lo striscione dei precari.


Invitiamo ancora tutti i coordinamenti, i gruppi, i singoli sparsi nella penisola, ma accomunati dall'essere PRECARI a contattarci sull'adesione all'assemblea del 30.
Fateci sapere chi verrà, se gruppi, delegazioni, singoli, inviateci le vostre piattaforme ed ogni sorta di materiale e/o suggerimento.
Purtroppo il 30 è solo fra 2 settimane, necessitiamo di queste indicazioni per questioni organizzative.

Coinvolgete i colleghi a scuola, proponete assemblee, coordinamenti ed ogni foma di cooperazione.
Aspettiamo vostre nuove.

GRAZIE GRAZIE ED ANCORA GRAZIE
movimento insegnanti precari Roma
movimentoinsegnantiprecari@gmail.com

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